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Le officine da sogno vi proteggono dagli incubi

11 Novembre 2013

L’incubo che non avreste mai voluto vivere, è diventato realtà.

La vostra auto s’è fermata: perde olio, il motore fa le bizze, la turbina è bloccata, avete tamponato. Insomma, una qualunque di queste sciagure si è abbattuta sull’utilitaria.

Che fare? Piangere, certo. Sì, ma dopo? Scaricare la responsabilità su moglie o marito, anche se non centrano. E poi? Punire i figli innocenti.

E nel concreto? Cercare di porre rimedio al fattaccio.

E qui casca l’asino (che, come tra poco dimostreremo, potreste essere proprio voi): bisogna riparare il danno.

Un azzeccagarbugli che si aggira nel vostro quartiere, vi consiglia di andare dal cognato del cugino del consuocero di suo fratello: un ottimo aspirante vice allievo meccanico.

Ti costerà poco, non ti costerà nulla. Anzi, sarà quasi regalato”, dice.

Fiduciosi e ancora storditi dall’albero genealogico, accettate.

In quel preciso istante iniziano i veri guai. L’azzeccagarbugli vi introduce in un’officina improvvisata, abbandonandovi nelle grinfie del millantatore. Il quale esamina l’automobile in solenne silenzio.

Dopodichè, sicuro di sé e con sguardo grave, l’oracolo sentenzia che, con una cifra di cui la metà basterebbe per acquistare un’auto nuova, è il solo al mondo a poter risolvere il problema. Frastornati più di prima, acconsentite al ladrocinio e consegnate la macchina.

Comincia un’odissea da manuale. L’incompetente tiene in ostaggio la vettura per circa quattro settimane: smontandola in mille pezzi, manco fosse un Lego. Ovviamente, senza approdare a nulla.

Mentre cominciate a nutrire timide perplessità sulle sue reali capacità e quando, perse le speranze, avete già fatto l’abbonamento al tram, arriva la fatidica telefonata: dopo tanto penare, l’automobile è pronta.

Certo, alcuni pezzi non sono tornati proprio al loro posto e altri andati perduti, ma cosa importa? Il problema è stato risolto: la spia del carburante non funzionava. Eravate semplicemente rimasti a secco di benzina.

Non potendo recuperare il denaro pagato in anticipo, dacché l’inutile manodopera del mascalzone va comunque conteggiata, né ucciderlo, sebbene potreste avere delle buone attenuanti, andate via. Consapevoli di essere stati buggerati.

Tutto poteva essere evitato. Come? In primis tenendovi alla larga dai consiglieri fraudolenti.

Ma soprattutto, andando nelle officine autorizzate della “Maldarizzi Automobili”: dove, da anni, un’ineffabile squadra di (veri) professionisti trova le soluzioni ad ogni problema.

Competenza, passione e dedizione sono i tratti distintivi di un team capace di soddisfare oltre 15mila richieste di assistenza al mese: curando con attenzione ogni cliente.

Dalla ricambistica alle riparazioni, senza indugi né perdite di tempo, l’equipe Maldarizzi lavora al dettaglio, per offrire un servizio d’eccellenza.

Perché Maldarizzi non si limita a vendere automobili: ama guidarle insieme a voi.

La prossima volta pensateci e ditelo in giro. Anche all’azzeccagarbugli del quartiere: naturalmente, dopo averlo preso a calci.  

S.S