DONNE E MOTORI: LA STORIA DELL’AUTO RACCONTATA AL FEMMINILE

05 Marzo 2021

Festa della Donna 2021
Pregiudizi e stereotipi ci presentano le donne come impacciate al volante ed estranee al mondo dei motori. Al contrario, il contributo femminile è stato decisivo fin dalle origini della storia dell’auto.
Il nostro modo per rendere omaggio alle donne è una carrellata delle loro tappe più importanti.
Da Bertha Benz a Sophie Opel: le prime donne al volante
In un viaggio a ritroso nel tempo, nell’agosto del 1888 incontriamo la prima donna entrata nel mondo dell’automobile, la tedesca Bertha Benz. Fin da subito grande sostenitrice dell’invenzione del marito, Carl Benz, che aveva progettato il primo motore, Bertha Benz compì il primo vero lungo viaggio in auto per dimostrare che il mezzo di trasporto ideato dal marito fosse adatto a compiere grandi distanze: percorse 106 km da Mannheim a Pforzheim a bordo della Benz Patent Motorwagen numero 3.
Dieci anni dopo, altre due donne entrarono nella storia dell’automobile, questa volta in Francia, dove le quattro ruote furono introdotte grazie a Louise Sarazin che, dopo la morte del marito Edouard, diresse la Daimler. La duchessa Anne D’Usez fu invece la prima donna, nel 1898, a prendere la patente e a essere multata per eccesso di velocità. È grazie a Margaret Wilcox, che brevettò nel 1893 il riscaldamento nelle auto, se oggi si può stare in macchina senza congelare d’inverno ed è a Mary Anderson che dobbiamo l’invenzione dei tergicristalli. La donna progettò e brevettò il primo impianto dopo aver notato un autista di New York che teneva i finestrini aperti per pulire il vetro del parabrezza dalla pioggia.
Pochi anni dopo, nel 1913, troviamo a capo della casa automobilistica Opel la moglie del fondatore, Sophie, che guida l’azienda per ben 18 anni.
Elisabeth Junek e Kay Petre: le donne sfrecciano in pista
Con l’arrivo degli anni ’20 le donne entrano in pista partecipando alle prime gare automobilistiche. Ad aprire la strada di questo mondo fino a quel momento tutto al maschile, è Elisabeth Junek che arriva quarta al Gran Premio della Germania, un evento davvero spettacolare per l’epoca.
Passano quindici anni e nel 1935 la canadese Kay Petre stabilisce il record di velocità sui circuiti di montagna.
Betty Haig, Yvonne Simon e Anne Hall: grandi pilote del dopoguerra
La seconda guerra mondiale, proprio per l’alto numero di uomini mandati al fronte, fa sì che le donne pratichino mestieri una volta riservati solamente ai propri mariti e acquistino maggiore indipendenza.
Maria Teresa de Filippis ed Antonia Terzi: italiane al volante
Ma la storia dell’auto è costellata di donne fenomenali anche nostre compatriote, come la napoletana Maria Teresa de Filippis che nel 1958 diventa la prima donna a prendere parte ad un Gran Premio di Formula 1 a Monaco, a bordo in una Maserati.
Personaggi come de Filippis ispirano altre donne come Antonia Terzi che si afferma come una delle esperte di maggior rilievo a livello mondiale nell’aerodinamica, lavorando per la Ferrari e diventando capo del team di aerodinamica della Williams nel 2001.
Vi abbiamo convinto?